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Chiesa di Sant'Antonio Abate (Montone) e Sarcofago di Bucciarello di Jacopo di Bartolomeo

Indirizzo: Piazza De Bartolomeis, Montone

La Chiesa di S.Antonio Abate di Montone ha tratto la sua importanza soprattutto per la presenza in essa del famoso sarcofago di Bucciarello da Montone.

Probabilmente, all’inizio della “curtis”, unica chiesa del paese, era annessa ad un monastero retto da monaci forse benedettini o antoniani e, poi, celestini. Scrisse lo storico Brunetti: “Hinc Montonum ascendis, Castellum monasterio Celestinorum ornatum”. Siccome al convento dei Celestini era annesso un terreno, forse munito di casa colonica, il tutto andava sotto il nome di “Grancia”.

Nel 1656, per disposizione papale circa la soppressione delle piccole “Grance”, con obbligo per i monaci di raccogliersi in quelle principali, auspice anche il Duca Giosia III, la “Grancia” di Montone cessò di essere una dipendenza di S. Onofrio di Campli e fu aggregata a  quella di Santa Maria dello Splendore di Giulianova, cosicché quest’ultima poté diventare Priorato.

Quando i Celestini di Giulianova cominciarono a trascurare i loro doveri, per il convento e la Chiesa di S.Antonio Abate di Montone, iniziò un periodo di decadenza., finendo entrambi, in tempi diversi, in mano a privati.

Agli inizi del 1800 Biagio de Bartolomeis già proprietario dell’attigua abitazione (ex convento) ottenne dal Priore dei Celestini l’uso della Chiesa. La restaurò, quindi, in stile barocco, trasformandola in una specie di cappella gentilizia.

Quanto al sarcofago di Bucciarello di Jacopo di Bartolomeno da Montone, trattasi di un’opera di artistica fattura, in pietra scolpita ed in stile gotico, datato 1390. Un tempo trovavasi presso la chiesa di S. Jacopo fuori le Mura. Ma avendo cessato detta chiesa di esistere come tale ed essendo stata trasformata in cimitero, il monumentale sarcofago venne trasferito, appunto, nella chiesa di S.Antonio, ove trovasi tuttora.

(Notizie tratte da: Mosciano Ieri ed Oggi di G.Zenobi, Ed. C.E.T.I. Teramo; Montone Analisi storica e proposta di recupero ambientale ed edilizio di Maddalena e Gabriella Ferrajoli, Media Editoria, Mosciano)

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